“Il Cilento è terra di miti e misteri. Molti dei miti greci e romani sono stati ambientati sulle sue coste. Il mito più famoso è quello dell’isola delle sirene, nell’Odissea. Quelle creature malefiche che, secondo Omero, irradiavano un canto che faceva impazzire i marinai di passaggio, portandoli a schiantarsi con le imbarcazioni sugli scogli. L’isoletta che ispirò il Cantore dell’antichità probabilmente è quella di fronte a Punta “Licosa”.
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PALINURO
Palinuro, timoniere di Enea nell’Eneide di Virgilio, è vittima del volere divino durante il viaggio dalla Sicilia a Cuma. Nettuno promette a Venere un viaggio sicuro per i Troiani, ma in cambio richiede un sacrificio. Il dio del Sonno (Somnus) viene quindi inviato per far addormentare Palinuro, che, pur lottando contro il torpore, cade in mare con il timone tra le mani.
Palinuro riesce a nuotare per tre giorni fino alla costa lucana, ma viene ucciso dagli abitanti del luogo, che lo scambiano per un nemico. La sua anima errante appare a Enea negli Inferi, lamentandosi di non aver ricevuto una degna sepoltura, necessaria per trovare pace e attraversare il fiume Stige. La Sibilla Cumana gli predice che un segno divino costringerà i Lucani a seppellirlo con onori, e il luogo della sua morte prenderà il suo nome: Capo Palinuro.
Il suo sacrificio rappresenta la fedeltà assoluta al dovere e il tema della morte non vendicata, legato alla credenza che le anime insepolte non potessero trovare riposo. Ancora oggi, il promontorio di Capo Palinuro porta il suo nome, mantenendo viva la sua memoria nella cultura e nella toponomastica.